L’ametista è un cristallo appartenente alla famiglia dei quarzi caratterizzata dal colore violetto.
Il termine deriva dal greco améthystos che significa “non ebbro“.
Una leggenda narra che Ametista era una ninfa dei boschi di cui Bacco, il dio del vino, si innamorò ; ma la ninfa , per sfuggire alle attenzioni del dio, si rivolse a Diana, che la trasformò in un bellissimo cristallo trasparente . Adirato, Bacco vi rovesciò addosso la sua coppa colma di vino, conferendogli così il suo colore violetto e donandogli anche il potere di proteggere dagli inebrianti effetti della bevanda a chi indossasse la gemma.
L’Ametista corrisponde al VI chakra e viene utilizzata in tutta la sfera umana: anima, mente, corpo ed emozioni.
Secondo la cristalloterapia, le proprietà dell’ametista sono molteplici:
proprietà utili al corpo
- Allevia emicranie
- Favorisce la guarigione delle affezioni degli occhi.
- Agisce a livello del sistema nervoso calmandolo
- Sfregata delicatamente allieva i problemi della pelle (sembra che nell’ antica Roma fosse un rimedio spesso utilizzato anche per le punture di insetti e per il contatto con pianti urticanti)
- Aggiunta in una crema per il viso ne aumenta il potenziale, agendo contro l’acne.
- Aiuta nel riassorbimento di lividi e gonfiori
proprietà per spirito ed anima
- Aumenta la consapevolezza
- Risveglia la coscienza
- Favorisce l’intuizione e l’introspezione
- Aiuta a sviluppare le capacità di chiaroveggenza e visualizzazione utili nella meditazione
- Rafforza il senso di giustizia attenuando l’egoismo e l’egocentrismo
proprietà per la mente
- Allevia il la tristezza e la solitudine
- Dona dei benefici a livello cognitivo e sensoriale (soprattutto all’udito)
- Aumenta la concentrazione
- Aumenta l’autostima, rafforzare la volontà, la memoria e l’autocontrollo.
proprietà per gli ambienti in cui viviamo
- riequilibra le energie portate dall’ ingresso di estranei e ospiti
- in camera da letto favorisce la serenità e un buon riposo allontanando gli incubi
La purificazione
E’ necessario purificarla, soprattutto subito dopo il suo acquisto.
I metodi per purificare questa pietra sono vari. Io consiglio di immergerla in acqua salata e lasciarla sotto la luce lunare. Altro metodo è il “bagno di sale” ovvero sommergere la pietra con del sale e lasciarla per tre giorni sotto la luce della luna.
Quindi, perché non portarsi un’ametista con sé ?
Michela