Quando ci si avvicina alla cosmesi fai da te non si hanno sempre tutti gli ingredienti richiesti da una ricetta e spesso ci si si demoralizza lasciando perdere l’impresa.
Ci viene in aiuto una delle prime ricette cosmetiche quella appunto della cold cream inventata da Galeno nel secondo secolo d.c.
In effetti si tratta di una delle prime “creme moderne” considerando che ai tempi erano soliti spalmarsi unguenti e olii. Galeno formulò una crema che conteneva acqua e, che grazie alla presenza della stessa, possedeva una leggerissima azione rinfrescante ( da quì il nome cold cream).
Si tratta di un’emulsione acqua in olio visto l’imponente quantità di grassi con la cera come emulsionante una modesta quantità di acqua e fragranze ed olii esseziali.
Bando alle ciance….passiamo alla ricetta
Percentuali delle materie prime (Manuale delle preparazioni galeniche di Franco Bettiol – ed. tecniche nuove) |
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Cera d’api | 13% |
Olio | 54% |
Acqua distillata / demineralizzata | 33% |
COLD CREAM YLANG YLANG | |
Cera d’api | 13 gr |
Olio di mandorle dolci | 54 gr |
Acqua distillata / demineralizzata | 33 gr |
Olio essenziale di ylang ylang | 5 gocce |
Preparazione
Per prima cosa bisogna disinfettare tutti gli strumenti che ci serviranno per la preparazione della crema ed anche i contenitori che la ospiteranno con alcool .
Questo è molto importante per evitare la contaminazione e la proliferazione di batteri e di conseguenza il deterioramento della crema.
Pesare tutti gli ingredienti con una bilancia.
Mettere gli oli e la cera d’api in un contenitore di vetro e metterlo a scaldare a bagno maria sino a fare fondere la cera (fonde circa a 65°)
In un altro contenitore di vetro mettere a scaldare l’acqua anche lei a 65°
Togliere i contenitori dal fuoco e versare l’acqua negli olii e cera . Con frullatore ad immersione o un aerolatte frullare il composto per qualche minuto. Noterete che il composto sbiancherà, ossia diventerà molto chiaro, e uniforme; questo significa che l’emulsione è avvenuta correttamente.
IMPORTANTE: la crema così ottenuta ( in questa fase ancora molto fluida) dovrà essere fatta raffreddare naturalmente all’aria senza l’ausilio di bagni freddi o in frigo altrimenti una parte dell’acqua si separerà dalla crema andando a formare delle piccole goccioline.
Durante il raffreddamento sarà necessario mescolare ogni tanto o con un cucchiaio o con il frullatore ad immersione o con una frusta da panna montata, cercando di non creare bolle nella crema. Man mano che la crema si raffredderà diventerà meno fluida e più consistente.
Quando la crema si sarà completamente raffreddata inserire gli olii essenziali di ylang ylang e dare un’ultima mescolata prima di invasettare.
Uso
E’ una crema molto unta e può essere utilizzata in piccole quantità sul viso come crema notte ma i risultati migliori li da su pelle secca e screpolata come quella delle mani o dei piedi.
Io personalmente ho una pelle molto secca e la uso dopo la doccia su tutto il corpo.
N.B. Sarebbe meglio utilizzare strumenti che verranno utilizzati per i nostri spignatti, non tanto per questa ricetta che ha ingredienti commestibilissimi, ma in futuro , nelle ricette un po’ più complesse, ad esempio un frullatore ad immersione usato solo per queste creazioni cosmetiche sarebbe consigliato.
Michela