Maschera per attenuare la Couperose

couperose

Troppo freddo, troppo sole, sbalzi termici repentini  o fattori genetici  possono segnare la nostra pelle con  un’ anomala dilatazione dei piccoli capillari sanguini, che vanno a costituire un reticolo reso più o meno evidente dal ristagno di sangue.

Questa situazione viene definita con il termine di Couperose o Copparosa e  rappresenta un problema per molte donne  sopratutto se localizzata a livello del viso.

In commercio esistono validi prodotti che servono a minimizzare o a nascondere queste imperfezioni, ma possiamo anche avvalerci dell’aiuto delle erbe spontanee presenti in  natura per cercare di attenuare e disinfiammare i piccoli capillari coinvolti.

La ricetta della maschera  che desidero proporvi oggi veniva usata anche dalle nostre nonne, sopratutto quelle che vivevano in campagna , ed è molto facile da preparare e con pochi ingredienti facili da reperire.

 Ingredienti
Argilla verde ventilata  2 cucchiai
 Olio di oliva 1 cucchiaino
 Infuso borsa del pastore e camomilla quanto basta

Preparazione

 – Per prima cosa bisogna preparare l’infuso con 150 ml di acqua, una manciata di borsa del pastore (meglio se fresca ma va bene anche quella secca) triturata ed una bustina di camomilla.

– Fare bollire l’acqua, metterci dentro le erbe, spegnere il fuoco e lasciare in infusione coperta per 5/7 minuti.

– Filtrare l’infuso e fare intiepidire.

– In una ciotola versare l’argilla e l’olio di oliva e piano piano aggiungere il liquido filtrato sino ad ottenere la consistenza di  una crema densa ma spalmabile.

Risultati immagini per camomilla

Uso

Applicare la maschera con le dita o con un pennello morbido sul viso deterso ed asciutto e lasciare riposare per 30 minuti.

Sciacquare con acqua tiepida, asciugare ed applicare la crema come di consueto.

Si può fare questo trattamento una volta alla settimana.

Proprietà

L’ argilla verde è un ottimo purificante ma può risultare troppo “aggressiva” per le pelli molto delicate o sensibilizzate; in questo caso si può sostituire con argilla bianca , argilla rosa o ancora meglio (ma di difficile reperimento) quella rossa.

La Borsa del pastore ha forti proprietà anti infiammatorie e vasocostrittrici.

La camomilla, ricca di bisabololo e azulene è lenitiva ed anti arrossamento.

L’ olio di oliva attenua la secchezza dell’argilla durante la sua essiccazione sul viso evitando così di stressare la pelle.

 

Spero che questa ricetta vi piaccia e se la provate fatemelo sapere, mi farebbe davvero piacere.

Michela

 

ATTENZIONE: questo blog non vuole assolutamente sostituire il parere del medico; in caso di assunzioni di farmaci o patologie particolari bisogna sempre rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Oleolito di Salvia

Io ho sempre amato la salvia ,sin da bambina quando con mio padre al ritorno dalla allora Jugoslavia, per strada, prendemmo una piantina spontanea e la portammo a casa.  In poco tempo questa piantina diventò un bellissimo cespuglio di salvia a foglia larga e visse con noi per parecchi anni.

La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome, proveniente da salvo  che significa “sano, in buona salute”.  Molte civiltà ne attribuivano proprietà rigeneranti, cicatrizzanti e alcune credevano anche che fosse in grado di resuscitare i morti e per questo motivo veniva spesso usata nei rituali magici.

Proprietà

  • cicatrizzante
  • depurativa
  • antisettica
  • regolatrice del ciclo mestruale
  • anti “caldane” da menopausa
  • anti sudorifera
  • astringente e disinfettante
  • particolare efficace contro infiammazioni ghiandolari, tonsilliti, gengiviti, faringiti e tutte le affezioni infiammatorie del cavo orale
  • sebo regolatrice
  • antinfiammatoria, balsamica, espettorante

 

Come fare l’oleolito

La salvia si può utilizzare sia fresca che secca. Il metodo migliore è quello chiamato Digestione “a freddo” 

  • raccogliere le foglie di salvia nel suo periodo balsamico (ossia quando sono cariche di olii essenziali, tendenzialmente la sera)
  • lavarle sotto acqua corrente e stenderle su un panno ad asciugare
  • mettere in  un barattolo precedentemente sterilizzato  le foglie
  • coprirle con olio (di riso o di semi di girasole , meglio se biologici)
  • chiudere il barattolo

 

Mettere il barattolo in macerazione in luogo chiuso al buio, per circa 15/20 giorni ricordandosi di agitare il barattolo una volta al giorno.

Suggerimento: Se nel barattolo si aggiunge un po’ di sale grosso ( dello stesso peso delle foglie e solo nel caso si utilizzi la pianta fresca ),  l’eventuale acqua che si creerà durante la macerazione verrà catturata dallo stesso e sarà più semplice filtrare senza rischiare di travasare assieme l’olio, l’acqua, che  farebbe irrancidire l’oleolito molto in fretta .

Nb: bisogna usare questo metodo se si decide di usare la pianta fresca !!!!!!!

Filtraggio
Una volta trascorsi i tempi di macerazione ed estrazione bisogna filtrare il nostro oleolito.

Io il primo filtraggio lo effettuo con un colino a maglie strette andando anche a strizzare bene bene le foglie intrise di olio (l’olio nelle foglie è il più ricco di principi attivi); faccio poi depositare eventuale acqua dispersa nell’olio facendolo riposare per una notte a barattolo chiuso ed effettuo un secondo filtraggio con due garzine a maglie fitte. Nel caso ci fosse dell’acqua depositata sul fondo del barattolo, l’ultima parte di olio non la filtro e la butto.

Imbottigliate l’oleolito così ottenuto in un flacone di vetro scuro e conservatelo in un luogo fresco e asciutto.

Con questo oleolito ci preparo dei deodoranti  sfruttando la sua azione antisettica, oppure lo uso subito dopo la doccia a pelle ancora umida  come idratante lenitivo.

Michela

 

Balsamo labbra alla melissa

Oggi volevo postarvi una ricettina semplicissima per realizzare un balsamo labbra che io uso quando spunta la fastidiosissima herpes labiale. Sfruttando l’azione cicatrizzante, lenitiva e antinfiammatoria della melissa e l’azione nutriente della vit. E, trovo questo balsamo favoloso e molto utile per alleviare e far guarire più velocemente l’herpes.

Ingredienti

  • 30 gr oleolito di melissa
  • 7 gr cera api
  • 3 gr burro di karité
  • 4 gocce olio essenziale di melissa
  • 4 gocce olio essenziale di Tea tree
  • 3 gr tocoferolo (vit.E)

Procedimento

Versare la cera api in una ciotolina in vetro (resistente al calore) e farla fondere a bagnomaria .
Quando la cera si sarà sciolta completamente spegnere il fuoco  e aggiungere il burro di karité mescolando per farlo fondere.
A questo punto   versarci dentro l’oleolito di melissa e mescolare per qualche secondo affinchè la cera che si è solidificata a causa dell’olio freddo possa ri sciogliersi.
Aggiungere il tocoferolo , lasciare intiepidire e poi aggiungere gli olii essenziali.

Versare il composto in un barattolino con tappo e lasciare raffreddare.

N.B. A seconda dei gusti personali, se si desidera un balsamo labbra più morbido diminuire un pochino la cera d’api, al contrario, se lo si vuole un po’ più consistente, aggiungercene ancora un pochino.

Note:
Il Tea Tree è un ottimo antibiotico naturale, può debellare molti virus, batteri e funghi e, in combinazione con la melissa, va a favorire una buona guarigione in caso di herpes labiale. Nel caso non si avesse si può omettere.
Il Burro di Karité ha proprietà emollienti, nutrienti e idratanti utilissime per la salute e la cura delle labbra. Nel caso non si avesse si può omettere.

Michela

Oleolito di Melissa

La melissa è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Labiatae ed è conosciuta per le sue mille virtù oltre ad essere particolarmente amata dalle api. E’ facile trovarla nella flora spontanea , ma è altresì facile da coltivare nel proprio giardino in zone non estremamente soleggiate.
Grazie al suo profumo che ricorda il limone viene spesso confusa con la Citronella (Cymbopogon citratus).

Proprietà

  • calmante e sedativa
  • antispasmodica e carminativa (toglie l’aria che si è accumulata nello stomaco e nell’intestino e lenisce i dolori da essi derivanti.)
  • antinfiammatoria e cicatrizzante
  • lenitiva decongestionante
  • contiene  fenoli che svolgono un’azione antiossidante e antiage proteggendo la pelle dai danni dei radicali liberi e rallentando il processo d’invecchiamento cutaneo
  • proprietà antibatteriche, antifungine e antivirali utili anche per curare l’herpes simplex
  • astringente e disinfettante

La melissa per uso interno è controindicata a chi soffre di ipotiroidismo

Come fare l’oleolito

La melissa è una delle poche piante che  è meglio usare fresca per preparare l’oleolito (buoni risultati si ottengono anche con le foglie secche). Il metodo migliore è quello chiamato Digestione “a calore” (solare o bagnomaria)

  • raccogliere le foglie di melissa nel suo periodo balsamico (ossia quando sono cariche di olii essenziali)
  • lavarle sotto acqua corrente e stenderle su un panno ad asciugare
  • mettere in  un barattolo precedentemente sterilizzato  le foglie
  • coprirle con olio (di riso o di semi di girasole , meglio se biologici)
  • chiudere il barattolo

Per l’estrazione dei suoi principi attivi si può scegliere uno dei due metodi descritti di seguito:

Digestione solare
Durante il giorno si mette il contenitore con foglie e olio al sole  e, appena il sole va via dalla nostra postazione, mettere il contenitore al buio; bisogna ripetere queste operazioni  per circa 15 giorni . In questo caso sarebbe meglio se il barattolo  fosse di vetro scuro o bisognerebbe coprirlo con della stagnola, in modo che il sole non vada a contatto diretto con l’olio.  Grazie al calore del sole, i principi  attivi verranno estratti con maggior rapidità.

Digestione a bagnomaria
Si mette il contenitore con foglie e olio immerso in una pentola contenente acqua e con uno straccio sul fondo; Fare andare a fuoco lentissimo per 3 ore.

Suggerimento: Se nel barattolo si aggiunge un po’ di sale grosso ( dello stesso peso delle foglie e solo nel caso si utilizzi la pianta fresca ),  l’eventuale acqua che si creerà durante la macerazione verrà catturata dallo stesso e sarà più semplice filtrare senza rischiare di travasare assieme l’olio, l’acqua, che  farebbe irrancidire l’oleolito molto in fretta .

Nb: bisogna usare questo metodo se si decide di usare la pianta fresca !!!!!!!

Filtraggio
Una volta trascorsi i tempi di macerazione ed estrazione bisogna filtrare il nostro oleolito. E’ necessario  procedere con molta attenzione perché, avendo usato la pianta fresca, potrebbe essere presente dell’acqua (che essendo più pesante dell’olio fortunatamente rimane sul fondo del barattolo).

Io il primo filtraggio lo effettuo con un colino a maglie strette andando anche a strizzare bene bene le foglie intrise di olio (l’olio nelle foglie è il più ricco di principi attivi); faccio poi depositare eventuale acqua dispersa nell’olio facendolo riposare per una notte a barattolo chiuso ed effettuo un secondo filtraggio con due garzine a maglie fitte. Nel caso ci fosse dell’acqua depositata sul fondo del barattolo, l’ultima parte di olio non la filtro e la butto.

Imbottigliate l’oleolito così ottenuto in un flacone di vetro scuro e conservatelo in un luogo fresco e asciutto.

Con questo oleolito ci preparo un balsamo labbra contro l’herpes labiale favoloso.

Michela

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Scrub Labbra Goloso

Spesso ci si trova ad avere le labbra screpolate piene di pellicine nonostante venga messo costantemente il burro di cacao. Perchè quindi non regalarsi un rimedio – coccola golosa?

Ma come golosa vi chiederete? Beh si , amo preparare ricettine che andranno sulle labbra e che sanno di buono e che si possono “mangiare” o farsi togliere da qualcuno con un bel bacione senza farlo sputacchiare poi per trenta minuti.

Quindi eccovi la ricettina di uno scrub labbra tutto da mangiare

 Ingredienti
Zucchero bianco o zucchero di canna  2 cucchiaini
 Olio di cocco 1 cucchiaino
 Miele 1 cucchiaino
Aroma alimentare  a piacere

Preparazione

Per prima cosa bisogna disinfettare tutti gli strumenti che ci serviranno per la preparazione della crema ed anche i contenitori che la ospiteranno con alcool .

 

In una ciotolina di vetro mescolare il miele con lo zucchero e poi aggiungere l’olio di cocco mescolando bene.
Aggiungere l’aroma alimentare a piacere (io uso quello per dolci paneangeli alla vaniglia) e se lo vogliamo un po’ colorato possiamo metterci una goccia max due di colorante alimentare (non esagerate altrimenti vi ritroverete le labbra macchiate).
Invasettate.

La consistenza varierà da una crema granulosa alla sabbia bagnata a seconda di quanto olio di cocco ci avrete messo.

Questo è il mio risultato invasettati e etichettati …. e buooooniiiii!!!

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Uso

  • Prelevare una piccola quantità dal vasetto e massaggiarla sulle labbra per un minuto.
  • Mangiarsela o farsi dare un bacione
  • Applicare un buon burro di cacao

Michela