Acqua di Colonia Home Made multiuso

Amo i profumi, sopratutto quelli fruttati e agrumati perché mi ricordano la mia nonna materna, si si proprio lei , Nonna Adelma.

Ogni volta che veniva a trovarci, nella sua valigia non mancava mai la sua inseparabile bottiglietta di acqua di colonia, unico suo vizio sin dai tempi dei tempi, bottiglietta che io andavo sempre ad annusare di nascosto appena lei girava l’angolo (guai a farsi trovare con quella in mano, troppo preziosa per lei).

Per anni non pensai più a quel profumo sino a quando, per un viaggio di lavoro in Turchia, mi venne offerta in taxi una bottiglietta con un liquido che loro usano per disinfettare le mani; appena la aprii il suo profumo mi riportò indietro nel tempo: acqua di colonia uguale a quella che usava mia nonna.

Tornata dal viaggio decisi di mettermi a i spignattare un’acqua di colonia ed oggi voglio proporvi la mia versione semplice semplice.

INGREDIENTI

  • Vodka 125 ml
  • Scorza di un limone (solo la parte gialla)
  • Tè verde 1 cucchiaio di foglie tritate
  • Acqua 80 ml
  • Glicerina 4 gr (si può omettere)
  • Oli essenziali di agrumi ( bergamotto, limone, arancio … a scelta) 10 gocce

PROCEDIMENTO

Con un pelapatate o un coltellino molto affilato prelevate la parte gialla della scorza del limone , riducetela a pezzi più piccoli, tritate le foglie di tè verde e ponetele in un barattolo.
Versateci dentro la vodka e lasciate riposare il composto , chiuso ermeticamente, in un luogo buio e fresco per una settimana.

Trascorsa la settimana filtrate il composto con un colino a maglie strette e con l’aiuto di una garza per cercare di trattenere i residui di tè e limone.

Aggiungete al liquido filtrato l’acqua e la glicerina e le gocce di olio essenziale. Travasate in un vaporizzatore e lasciate riposare l’acqua di colonia una settimana prima di utilizzarla.

UTILIZZO

L’acqua di colonia così ottenuta si può utilizzare come profumo delicato oppure come disinfettante mani. Io la utilizzo anche vaporizzata nella stanza prima di andare a dormire perché il suo profumo ha un effetto calmante su di me.

Michela

Pila chimica, io ci pulisco l’argento

Ammettiamolo, pulire l’argento e una gran rottura di scatole ed una tortura per l’odorato, inoltre, la maggior parte dei prodotti per la pulizia dell’argento  è altamente inquinante.

Mi ricordo ancora mia madre e mia nonna che borbottavano tutto il tempo sull’argenteria mentre cercavano in tutte le maniere di fare andare via “il nero” dagli angoletti più reconditi dei monili argentei.

Io non ho molti pezzi in argento, ma l’idea di doverli pulire  mi ha sempre angosciata e, ancora di più, mi angoscia  l’odore dei prodotti che si utilizzano….orribile a parer mio.

Ne ho provate davvero molte di soluzioni green, dentifricio, succo di limone, aceto….ma non mi hanno soddisfatta per niente. Un giorno, gironzolando in rete, sono venuta a conoscenza della pila chimica e pulire l’argento è diventato un gioco da ragazzi, non faticoso, green e inodore.

Ingredienti

  • Bicarbonato di sodio 2 cucchiai pieni per litro di acqua
  • Sale da cucina 1 cucchiaio pieno per litro di acqua
  • Fogli di alluminio (anche riciclati purché non unti) o un contenitore in alluminio per alimenti
  • Ciotola in grado di contenere gli oggetti da pulire
  • Panno in micro-fibra

Procedimento

Bisogna misurare l’acqua necessaria per immergere gli oggetti al fine di evitare di metterne meno del necessario; per fare questo riempite per un buon tre quarti la ciotola e poi con l’aiuto di un contenitore graduato per i liquidi misurate i litri. Quest’acqua andrà messa in una pentola a fare bollire.

Rivestite la vostra ciotola con i fogli di alluminio avendo l’accortezza di tenere la parte lucida verso l’interno (funziona meglio) e versateci la quantità necessaria di sale e bicarbonato.

Togliere dal fuoco l’acqua arrivata a bollore e versarla nella ciotola; non vi preoccupate se friggerà un po’, è una reazione normale dove si va a creare anidride carbonica non pericolosa. 

Mescolare bene la soluzione per fare sciogliere il sale ed il bicarbonato.

Ed ora facciamo fare il bagno ai nostri oggetti in argento.

Disponeteli all’interno della ciotola avendo cura di tenerli immersi e di fare entrare in contatto gli oggetti con l’alluminio. Lasciateli in ammollo sino a quando non vedrete l’oggetto pulito. Nel caso di oggetti molto grandi potete eseguire questa operazione più volte immergendo le varie parti  dell’oggetto.

Tirateli fuori ed asciugateli accuratamente con un panno in micro-fibra.

Et voilà argento come per magia pulito, facile no?

Perchè funziona?

“Il nero” , “lo sporco” sull’argento non è altro che ossido. Facendo reagire l’alluminio, il sale e l’acqua si ottiene un’azione di ossido-riduzione. Versando acqua calda sul sale, si va a formare una soluzione salina che insieme al catodo (argento) e all’anodo (alluminio) ha creato la pila. L’aggiunta del bicarbonato serve a sciogliere lo sporco diverso dall’ossido che altrimenti impedirebbero alla pila di agire in quanto proteggerebbe la patina di ossidazione. 

Fatemi sapere se ci provate…a presto

Michela