Quante volte ci siamo trovati a dovere combattere contro infestazioni da afidi che succhiano via la forza vitale alle nostre amate rose, piante da frutta etc.. etc…
Personalmente preferisco utilizzare metodi biologici e/o naturali per dichiarare guerra ai fastidiosissimi succhialinfa in modo da rispettare prima di tutto la pianta, ma anche la terra che la ospita evitando di intossicarla con insetticida chimici e difficilmente biodegradabili.
Oggi volevo parlarvi di questo rimedio d’ attacco che possiamo facilmente preparare a casa con pochi ingredienti.
Ingredienti per 500 ml di soluzione
- 250 ml acqua
- 250 ml alcool 95° (alcool buongusto che trovate facilmente nei supermercati)
- 5 spicchi di aglio
- 3 gr sapone di Marsiglia bio
Preparazione
Per prima cosa dobbiamo preparare il macerato di aglio, quindi tagliamo a pezzi gli spicchi sbucciati e metteteli in un barattolo contenente l’acqua e l’alcool.
ponete il barattolo chiuso in un luogo riparato dalla luce e fate riposare per 2 giorni.
Passato il tempo di macerazione filtrate il composto ed eliminate gli spicchi ormai esausti….magari lavorate con una finestra aperta perché l’odore è particolarmente pungente.
Grattugiate il sapone di Marsiglia e fatelo sciogliere nel macerato appena filtrato.
Imbottigliate il tutto in uno spruzzino e conservate al fresco.
Utilizzo
Spruzzate sulle parti colpite e direttamente sugli insetti nelle ore centrali della giornata, quelle più assolate. Ripetete l’operazione ogni 2 giorni fino alla scomparsa dei piccoli succhialinfa.
La presenza del sapone di Marsiglia fa sì che questo insetticida naturale aderisca bene all’ insettino andando a bloccare le sue vie respiratorie, l’alcool invece è in grado di intaccare ed in alcuni casi sciogliere l’esoscheletro dell’insetto mentre l’aglio agisce come repellente tenendo lontano i nuovi insetti che potrebbero attaccare nuovamente la nostra pianta.
Nel caso di piante delicate fate prima una prova su una foglia e spruzzatelo nelle ore serali, verso il tramonto in modo tale da evitare bruciature alla pianta.
Spero che questa ricettina vi sia di aiuto e spero anche di leggere vostri pareri o esperienze a riguardo.
Michela