Fattore naturale di idratazione

Il fattore naturale di idratazione o più conosciuto come NMF (Natural Moisturizing Factor) è un insieme di sostanze idrosolubili capaci di legarsi all’acqua e in grado di trattenere un certo tasso di umidità nella pelle riducendone l’evaporazione  e di acidificare gli strati più superficiali della stessa.

E’ costituito principalmente da:

  • Aminoacidi di vario tipo;
  • Zuccheri e Aminozuccheri;
  • Sali minerali;
  • Acido piroglutamico;
  • Lattato di Sodio;
  • Urea.

La sua composizione risulta essere strettamente legata alle condizioni climatiche, all’ambiente, al variare delle stagioni ed anche in base alla profondità dalla superficie cutanea e all’area anatomica.

Composizione tipica del NMF (fonte wikipedia)
amminoacidi liberi Glicina, Serina, Alanina, Asparagina, Ornitina, Citrullina, Prolina, ecc. 40%
Ioni Na 5%
Ca 1,5%
K 4%
Mg 1,5%
azotati urea 7%
ammoniaca, acido urico, glucosammina, creatinina, ecc. 1,5%
acidi inorganici e loro sali fosfati 0,5%
cloruri 6%
acidi organici e loro sali acido pirrolidon carbossilico (PCA) 12%
acido lattico 12%
acido citrico, acido formico. 0,5
Frazione indeterminata saccaridi , peptidi, altri acidi organici 8,5%

Essendo l’ NMF  in buona parte idrosolubile viene facilmente asportato immergendosi per lungo tempo in acqua o lavandosi adoperando detergenti schiumogeni.
Se alterato, il fattore naturale di idratazione ha implicazioni in varie problematiche cutanee: pelle secca, pelle sensibile, eczema, dermatite atopica,  acne, rosacea e psoriasi; per questo è importante preservarlo utilizzando  detergenti delicati e non aggressivi, cercando di lavarsi il viso con acqua tiepida e non calda.
Risulta quindi fondamentale aiutare il suo ripristino andando ad utilizzare prodotti di buona qualità, compatibili con il nostro tipo di pelle e che contengono sostanze presenti nel NMF quali urea, acido lattico …. etc.

Tra le altre funzioni del fattore naturale di idratazione c’è l’azione barriera che protegge la pelle dagli attacchi esterni tramite il mantello acido (Il pH cutaneo passa da un valore di circa 7 nello strato basale a 4,5/5,5 sull’epidermide) e la regolazione del flusso di sostanze dall’interno all’esterno e viceversa.

 

Sappiamo com’è fatta la nostra pelle?

La pelle è  l’organo più  grande che abbiamo, riveste tutto il nostro corpo e ci protegge dall’esterno. È  molto resistente ed ha , in condizioni di salute, la capacità  di rigenerarsi in fretta. Per questo è importante mantenerla in salute anche con i cosmetici e per questo è  importante usare e creare cosmetici che siano adatti ad essa e non la danneggino.
Conoscere come è  fatta e come funziona la nostra pelle è  basilare per chi si avvicina al mondo della produzione cosmetica.

Com’è fatta

La nostra pelle è  costituita da tre strati:

  • Epidermide lo strato più  esterno a contatto con il mondo
  • Il derma il sostegno della pelle
  • L’ipoderma ricco di adipociti.

derma

Epidermide

E’ la parte superficiale della pelle la più attaccata dagli agenti esterni. Presenta uno spessore che varia dai 50 µm a 1,5 mm, più spesso nel palmo delle mani o nella pianta dei piedi e più  sottile in corrispondenza delle ossa. L’epidermide si rinnova circa ogni 6 settimane grazie al turn over delle cellule che la compongono.
Queste cellule ,chiamate cheratinociti , hanno origine in uno strato più interno dell’epidermide detto strato basale e , durante la maturazione, salgono in superficie andando a formare lo strato corneo per poi distaccarsi naturalmente tramite la desquamazione.

Derma

Il derma ,tessuto molto ricco di vasi sanguini e nervi, si trova subito sotto l’epidermide ed ospita i follicoli piliferi e le ghiandole sebacee.
Rappresenta l’impalcatura della nostra pelle e le cellule che lo costituiscono si chiamano fibroblasti addetti alla produzione di collagene, elastina e proteoglicani.

Ahimè la funzionalità dei fibroblasti inizia a ridursi dopo i 30 anni d’età e dal loro impigrimento ha inizio l’invecchiamento della nostra pelle.

  • Collagene : è la proteina più abbondante nel derma, dona sostegno e protezione ai tessuti molli.
  • Elastina: è una proteina che dona elasticità alla pelle permettendole di tornare alla sua forma originaria se sottoposta a stiramenti.
  • Proteoglicani: hanno funzione riempitiva degli spazi “vuoti” tra le fibre del derma; il più noto è l’acido ialuronico.

 

Ipoderma

Posizionato subito sotto il derma è in grado di mettere  in rapporto il derma con i tessuti sottostanti.

E’ principalmente formato da adipociti (cellule con la funzione di immagazzinare i lipidi o cederli in caso di bisogno)

Scrub Labbra Goloso

Spesso ci si trova ad avere le labbra screpolate piene di pellicine nonostante venga messo costantemente il burro di cacao. Perchè quindi non regalarsi un rimedio – coccola golosa?

Ma come golosa vi chiederete? Beh si , amo preparare ricettine che andranno sulle labbra e che sanno di buono e che si possono “mangiare” o farsi togliere da qualcuno con un bel bacione senza farlo sputacchiare poi per trenta minuti.

Quindi eccovi la ricettina di uno scrub labbra tutto da mangiare

 Ingredienti
Zucchero bianco o zucchero di canna  2 cucchiaini
 Olio di cocco 1 cucchiaino
 Miele 1 cucchiaino
Aroma alimentare  a piacere

Preparazione

Per prima cosa bisogna disinfettare tutti gli strumenti che ci serviranno per la preparazione della crema ed anche i contenitori che la ospiteranno con alcool .

 

In una ciotolina di vetro mescolare il miele con lo zucchero e poi aggiungere l’olio di cocco mescolando bene.
Aggiungere l’aroma alimentare a piacere (io uso quello per dolci paneangeli alla vaniglia) e se lo vogliamo un po’ colorato possiamo metterci una goccia max due di colorante alimentare (non esagerate altrimenti vi ritroverete le labbra macchiate).
Invasettate.

La consistenza varierà da una crema granulosa alla sabbia bagnata a seconda di quanto olio di cocco ci avrete messo.

Questo è il mio risultato invasettati e etichettati …. e buooooniiiii!!!

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Uso

  • Prelevare una piccola quantità dal vasetto e massaggiarla sulle labbra per un minuto.
  • Mangiarsela o farsi dare un bacione
  • Applicare un buon burro di cacao

Michela

La prima crema: la COLD CREAM

Quando ci si avvicina alla cosmesi fai da te non si hanno sempre tutti gli ingredienti richiesti da una ricetta e spesso ci si si demoralizza lasciando perdere l’impresa.

Ci viene in aiuto una delle prime ricette cosmetiche quella appunto della cold cream inventata da Galeno nel secondo secolo d.c.
In effetti si tratta di una delle prime “creme moderne” considerando che ai tempi erano soliti spalmarsi unguenti e olii. Galeno formulò una  crema che conteneva acqua e, che grazie alla presenza della stessa, possedeva una leggerissima azione rinfrescante ( da quì il nome cold cream).

Si tratta di un’emulsione acqua in olio visto l’imponente quantità di grassi con la cera come emulsionante una modesta quantità di acqua e fragranze ed olii esseziali.

Bando alle ciance….passiamo alla ricetta

 Percentuali delle materie prime
(
Manuale delle preparazioni galeniche di Franco Bettiol –  ed. tecniche nuove)
 Cera d’api  13%
 Olio  54%
 Acqua distillata / demineralizzata  33%

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 COLD CREAM YLANG YLANG 
 Cera d’api  13 gr
 Olio di mandorle dolci  54 gr
 Acqua distillata / demineralizzata  33 gr
 Olio essenziale di ylang ylang  5 gocce

Preparazione

Per prima cosa bisogna disinfettare tutti gli strumenti che ci serviranno per la preparazione della crema ed anche i contenitori che la ospiteranno con alcool .
Questo è molto importante per evitare la contaminazione e la proliferazione di batteri e di conseguenza il deterioramento della crema.

Pesare tutti gli ingredienti con una bilancia.

Mettere gli oli e la cera d’api in un contenitore di vetro e metterlo a scaldare a bagno maria sino a fare fondere la cera (fonde circa a 65°)

In un altro contenitore di vetro mettere a scaldare l’acqua anche lei a 65°

Togliere i contenitori dal fuoco e versare l’acqua negli olii e cera . Con frullatore ad immersione  o un aerolatte frullare il composto per qualche minuto. Noterete che il composto sbiancherà, ossia diventerà molto chiaro, e uniforme; questo significa che l’emulsione è avvenuta correttamente.

IMPORTANTE: la crema così ottenuta ( in questa fase ancora molto fluida) dovrà essere fatta raffreddare naturalmente all’aria senza l’ausilio di bagni freddi o in frigo altrimenti una parte dell’acqua si separerà dalla crema andando a formare delle piccole goccioline.

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Durante il raffreddamento sarà necessario mescolare ogni tanto o con un cucchiaio o con il frullatore ad immersione o con una frusta da panna montata, cercando di non creare bolle nella crema. Man mano che la crema si raffredderà diventerà meno fluida e più consistente.

Quando la crema si sarà completamente raffreddata inserire gli olii essenziali di ylang ylang e dare un’ultima mescolata prima di invasettare.

Uso
E’ una crema molto unta e può essere utilizzata in piccole quantità sul viso come crema notte ma i risultati migliori li da su pelle secca e screpolata come quella delle mani o dei piedi.
Io personalmente ho una pelle molto secca e la uso dopo la doccia su tutto il corpo.

N.B.  Sarebbe meglio utilizzare strumenti che verranno utilizzati per i nostri spignatti,  non tanto per questa ricetta che ha ingredienti commestibilissimi, ma in futuro , nelle ricette un po’ più complesse, ad esempio un frullatore ad immersione usato solo per queste creazioni cosmetiche  sarebbe consigliato.

Michela

 

Un po’ di storia

“Chiamasi cosmetico ogni sostanza che serve ad abbellire od a coltivare in un modo qualunque la pelle, i capelli ed i peli. I cosmetici possono dividersi in odoranti, coloranti, untuosi, saponosi, depilatorii, polverosi e agglutinanti.”

Paolo Mantegazza – Almanacco Igienico popolare

I cosmetici risalgono alla notte dei tempi nella storia dell’uomo. Dalla preistoria sino ai giorni nostri l’uomo ha decorato, profumato e trattato il proprio corpo sia per ragioni estetiche che per ragioni religiose e mistiche.

La cosmesi ha cominciato poi a svilupparsi dove sono cresciute le prime forme di civiltà nell’area medio orientale del Mediterraneo . Assiri, babilonesi, ebrei ed egiziani, grazie alla ricchezza di minerali e piante, poterono usufruire della materia prima per oli ,unguenti profumati e per i cosmetici: antimonio e carbone, lapislazzuli, cinabro e carminio, malachite. Si dice che Semiramide, bellissima regina dell’Assiria, faceva il bagno nella birra per rendere fresca ed elastica la sua pelle.

Le principali  radici storiche della cosmesi si trovano nell’antico Egitto. Infatti gli egizi davano molta importanza alla salute, alla cura dell’igiene personale, a profumi ,oli e cosmetici come testimoniano i vari oggetti lasciati nelle stesse piramidi assieme alle mummie dei faraoni. Ne è ulteriore testimonianza il papiro di Ebers (1550 A.C.) dove sono inoltre presenti tutta una serie di materie prime e procedure atte alla formulazione di cosmetici.

La stessa Cleopatra non rinunciava ai suoi preziosissimi bagni nel latte d’asina e  per garantirsi la sua immersione quotidiana possedeva e faceva accudire scrupolosamente  una scuderia di centinaia di asine.

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Anche i greci e successivamente i romani adottarono diverse pratiche cosmetiche, dall’uso dei pigmenti per decorare viso e corpo ai voluttuosi bagni di vapore.

Con l’avvento del cristianesimo si iniziò a perdere l’idea di bellezza e nel medioevo si ebbe un vero e proprio arresto delle pratiche cosmetiche rendendo superfluo tutto ciò che non era un bisogno primario. In alcuni casi, chi veniva trovato ad utilizzare conoscenze  erboristiche ad uso cosmetico veniva tacciato di stregoneria.

Solo nel rinascimento , grazie ai mercanti veneziani e fiorentini, preziose sostanze orientali vennero immesse sul mercato diffondendo abbastanza rapidamente una vera mania per i belletti e i profumi. In quel periodo molte donne usavano ingrandire il loro sguardo con la belladonna o l’atropina. Nacque anche una concezione dell’igiene personale più accurata, anche se non ancora quotidiana,

La cosmesi naturale ha quindi radici profonde ed ha sempre accompagnato l’uomo in tutti questi anni; purtroppo, nell’era industriale, la chimica ha soppiantato le tecniche naturali favorendo prodotti di sintesi. Fortunatamente negli ultimi anni si sta assistendo ad un ritorno a tutto ciò che  è naturale e pian piano sta resuscitando la cosmesi home made ed una coscienza ecobio che nella realtà ha sempre fatto parte dei nostri geni storici.

Michela