“Chiamasi cosmetico ogni sostanza che serve ad abbellire od a coltivare in un modo qualunque la pelle, i capelli ed i peli. I cosmetici possono dividersi in odoranti, coloranti, untuosi, saponosi, depilatorii, polverosi e agglutinanti.”
Paolo Mantegazza – Almanacco Igienico popolare
I cosmetici risalgono alla notte dei tempi nella storia dell’uomo. Dalla preistoria sino ai giorni nostri l’uomo ha decorato, profumato e trattato il proprio corpo sia per ragioni estetiche che per ragioni religiose e mistiche.
La cosmesi ha cominciato poi a svilupparsi dove sono cresciute le prime forme di civiltà nell’area medio orientale del Mediterraneo . Assiri, babilonesi, ebrei ed egiziani, grazie alla ricchezza di minerali e piante, poterono usufruire della materia prima per oli ,unguenti profumati e per i cosmetici: antimonio e carbone, lapislazzuli, cinabro e carminio, malachite. Si dice che Semiramide, bellissima regina dell’Assiria, faceva il bagno nella birra per rendere fresca ed elastica la sua pelle.
Le principali radici storiche della cosmesi si trovano nell’antico Egitto. Infatti gli egizi davano molta importanza alla salute, alla cura dell’igiene personale, a profumi ,oli e cosmetici come testimoniano i vari oggetti lasciati nelle stesse piramidi assieme alle mummie dei faraoni. Ne è ulteriore testimonianza il papiro di Ebers (1550 A.C.) dove sono inoltre presenti tutta una serie di materie prime e procedure atte alla formulazione di cosmetici.
La stessa Cleopatra non rinunciava ai suoi preziosissimi bagni nel latte d’asina e per garantirsi la sua immersione quotidiana possedeva e faceva accudire scrupolosamente una scuderia di centinaia di asine.
Anche i greci e successivamente i romani adottarono diverse pratiche cosmetiche, dall’uso dei pigmenti per decorare viso e corpo ai voluttuosi bagni di vapore.
Con l’avvento del cristianesimo si iniziò a perdere l’idea di bellezza e nel medioevo si ebbe un vero e proprio arresto delle pratiche cosmetiche rendendo superfluo tutto ciò che non era un bisogno primario. In alcuni casi, chi veniva trovato ad utilizzare conoscenze erboristiche ad uso cosmetico veniva tacciato di stregoneria.
Solo nel rinascimento , grazie ai mercanti veneziani e fiorentini, preziose sostanze orientali vennero immesse sul mercato diffondendo abbastanza rapidamente una vera mania per i belletti e i profumi. In quel periodo molte donne usavano ingrandire il loro sguardo con la belladonna o l’atropina. Nacque anche una concezione dell’igiene personale più accurata, anche se non ancora quotidiana,
La cosmesi naturale ha quindi radici profonde ed ha sempre accompagnato l’uomo in tutti questi anni; purtroppo, nell’era industriale, la chimica ha soppiantato le tecniche naturali favorendo prodotti di sintesi. Fortunatamente negli ultimi anni si sta assistendo ad un ritorno a tutto ciò che è naturale e pian piano sta resuscitando la cosmesi home made ed una coscienza ecobio che nella realtà ha sempre fatto parte dei nostri geni storici.
Michela